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22.09.2017 22:35

Ho dormito un po'

con la penna in mano

ho inciso le righe

della pagina

e ho atteso

di ridere

ridere

ridere.

Sono salva!

09.04.2016 14:30

Il nulla che alberga nella mente,
prende possesso dello spazio
e questo verso che non significa altro
che di inutile non c'è mai abbastanza.

07.08.2015 14:03

Questo piacere
che si muove con il mio respiro
è musica
nel primo tiro di sigaretta
è il letto caldo di inverno,
sono io che galleggio
che mi asciugo sdraiato al sole
è un bacio sul mio polso
è dentro
è qualcosa che prende parte
che faccio tutti i giorni
tutto il giorno
eppure è tanto poco che non basta.
Questo piacere è
condividere
la mia lingua
con la tua,
è vivere
mentre parlo con te.

11.02.2015 23:53

La mia paura diviene leggera pensandoti
non tu solo sei poeta
tutti quanti lo siamo
tutti
indistintamente
viviamo di versi gaudenti
come altro posso dirlo?
ognuno
tu
sei pieno di versi
implodono se rinchiusi
ma guardali
come sono lieti
non devono sussurrare parole all'orecchio
basta che escano
non servere prendere una penna
basta che escano
e poi ridono
non sanno cos'è un artista
a loro basta uscire
con la mia paura
divenuta leggera
pensandoti

10.02.2015 19:03

Chi distingue tra il bene e il male
io tra il vivere e il non vivere
non si debba mai fuggire il dolore
ma piuttosto il non ridere
che non sia un'alternativa
un rifugio al soffrire
fino alla morte dobbiamo evitarlo
o esso stesso sarà morte in vita

E a me occorre scrivere
e poi poter dire "l'ho scritto!"

02.12.2014 21:00

Questa menzogna vive su un fraintendimento
non si tratta di un amore o di un'attrazione
ma di una gemma che nacque dal tuo corpo
in sterilità
al riparo da fissazioni e definizioni
E quelle volte in cui mi sembra di protendermi così avanti
tu solo dalle radici mi tieni salda
ma è così che mi permetti di sentire
l'odore delle stelle
Non siamo come amanti
che necessitano vicinanza per toccarsi
ma più mi allontano da te
in corsa verso l'oceano di galassie
e più ti sono vicino
più mi rannicchio sul tuo ventre caldo
e più mi sei lontano

Non mi sono mai sentita così parte di qualcuno

10.09.2014 20:49

Questa foresta
che mi lasci accarezzare
davvero mi pare mia
riconosco i suoi sentieri
li cerco meglio senza occhi

Ed eccola qui
quella parola che scordai
perchè nel giungere sulla lingua
cadde prima sulla tua barba
e lì
trovandosi a casa
vi rimase

30.07.2014 14:02

Se l'artista è il palombaro che si immerge

dimentichi di dire

che il mare sono io

l'abisso è dentro il mio addome

dove ho ingurgitato

innumerevoli menti,

più sotto dei corpi

della povera gente

che morì del mio giudizio superficiale

e i pezzi di navi

smembrate dalla furia che agitò una vendetta

vi scendono i palombari,

in ricerca

sotto l'orrore

la loro meraviglia

è la mia meraviglia

è la meraviglia dei fari

che investono di luce

nient'altro che me

07.07.2014 11:20

Se dici era meglio
hai perso
quel Dio dentro l'anima
che raccoglie
meraviglia
l'hai zittito
con un lungo srotolarsi di immagini
Se dici era meglio
non è meglio
non correggi quello che vorresti correggere
non ripari quello che vorresti riparare
Se dici era meglio
un'alba è stata creata davanti ai tuoi sensi
ma tu pensavi ad altro

20.05.2014 11:19

Nessuno potrà smentire
che bisognava ucciderlo
finchè si era in tempo,
perchè ero dentro il tempo
ma là dentro non era un prima,
adesso che non faccio più in tempo
è solo più prima

07.05.2014 11:15

Con un urlo straziante
la donna partorisce
ed io con lo stesso urlo
scarnifico questo frammento dal mio braccio.
Ma se nessuno l'ha visto
nessuno l'ha sentito
se nemmeno io mi sono guardato
chi può dire che sia davvero accaduto?

29.04.2014 13:48

Ci hai convinto che pioveva

perchè hai aperto l'ombrello.

Abbiamo cercato l'ordine

non c'è

non c'è mai stato

eppure la vita funziona lo stesso

che sorpresa

che vanto si fa la natura di esserti davanti

davanti e di dietro

disassembla il tempo

e si tiene un istante,

questo qui

 

23.04.2014 13:47

L'avvocato discutendo i dettagli

non si accorgeva del moto terrestre,

definiva situazioni

ma non i pezzi di universo.

E' così pericoloso starti accanto

sono troppo piccola

per rendermi conto che ti muovi

 

02.04.2014 13:47

Siate totali nell'essere dentisti

assicuratori

vagabondi,

legalizzate la droga e poi convinceteci a smettere

alcuni smetteranno.

Sempre c'è da vivere l'infinito presente

persuasi invece che salutando questo mondo

rivedremo la nostra esistenza

per organizzarne gli eventi,

per conoscerne il senso

finalmente.

Ma l'attesa sarà solo inganno

anche la morte è infinito presente.

25.03.2014 13:45

Quando tutto è assassinato

e nascosto da montagne di corpi

anche la rabbia muore

abbracciata alla vanità

così

paralitico

svuotato dai visceri

aperta la calotta cranica

sei chiamato a dare

quel piccolo pensiero scritto a dieci anni

sei chiamato a darlo

quella melodia studiata a lungo

anche quella sei chiamata a darla.

Dici che loro hanno molto da dare

tu no

loro

noi

non importa

la tua rima infantile

se la tieni è solo una rima infantile

ma se la dai

diventa una sinfonia imponente

il tuo piccolo dolore

ora è il dolore di tutti

e la gente fa la fila per sentirlo

per mangiarsi le tue mani

per bere i tuoi occhi

e vedere

di nuovo.

13.03.2014 20:09

Perchè chiedere

ne è valsa la pena

se non è stata una pena

se è tutto a posto

dove non ci sono posti

scrivimi lì

sulle palpebre chiuse,

li vedi i miei occhi

che si muovono veloci?

Non sto dormendo

sono le fate che litigano

08.03.2014 19:52

Nella mia testa c'è una tromba che suona in sordina

è la mia timidezza esuberante

che non può dire la sua gioia

e neanche il suo dolore

è la mia testa che cerca di contenerla

è il mio cuore che non sa amare

nella paura di vedersi

corre furioso

inciampa

povero mezzo cuore.

 

Ma se quella tromba potesse suonare

neanche la sentireste

al primo suono le vostre orecchie

già sanguinerebbero

02.03.2014 17:37

Tirerò un sasso

per riuscire a dormire

scaglierò una freccia

un aereo

farò precipitare una bomba atomica in mezzo all'oceano

un filo luminoso di caos

che prima di cadere

disegnerà una libellula,

solo quella mi farà riposare

09.02.2014 20:59

Mi hai chiesto di riflettere su quanto mi ami

e su quanto sei disposto a sacrificarti

Mi hai chiesto di pensare intensamente a cosa mi perdo

a cosa non ho mai avuto

e mentre parlavi

ci pensavo sai?

Ci pensavo alla tua ridicola fissazione

uguale

alle mie ridicole fissazioni

E mi sembrava di essere quell'uomo che guarda me

che proclamo con ostinazione

la mia patetica ossessione.

Una tonnellata di parole.

 

Se fossi poeta scriverei un sonetto

per tutti noi che ci consumiamo

Ma non c'è davvero niente che somigli lontanamente all'amore

in un pensiero che subdolamente ti suggerisce

di pensare a me

solo a me

a quanto mi sei indifferente

a quanto non ti sono indifferente.

01.01.2014 20:58

Dimmi, cos'è la vera salute?

Quella che possiede chi bene sta con i suoi beni, il benestante.

è questa vera salute?

Una famiglia che non si odia ma neanche si ama

(di questi tempi, quanti omicidi!)

o se si ama o si odia è in maniera freudiana

con equilibrio e sorriso celebra il cauto avvenire dei figli

è questa vera salute?

E che vuole che le dica, migliaia di ricercatori lavorano ogni giorno per allungarmi la vita,

io però non lo desidero, l'avrà desiderato qualcun altro

è questa la vera salute?

E allora fuggire lontano dove nessuno mi conosce

un'altra opportunità, è giovamento per l'uomo, un'altra opportunità

ovvero nessuno sa che ho già fatto quegli sbagli e ancora mi elogiano

è questa la vera salute?

Ogni uomo è alla disperata ricerca della vera salute,

qualcuno che mi vede grandioso

e si riconosce in me altrettanto grandioso

nessuno è più inadeguato

nessuno è più originale

smettono di scavare il suolo degli altri per far emergere il loro

smettono il sacrificio di guadagnare e comprare vestiti

scoprirsi così maledettamente ricchi da donare a chiunque,

agli altri uomini, ognuno del suo.

Ma alcuni hanno paura di spogliarsi,

anziché godere del calore cominciano a patirlo, a sudare

e subito eliminano la fonte irraggiante,

e gli altri, visto ciò, hanno paura di far soffrire altri uomini

e smettono di donare

tornano a nascondere la propria ricchezza

e a far finta di essere poveri.

Non esiste davvero mediocrità

se non quella di chi l'ha deliberatamente scelta

senza essere tratto in inganno,

senza aver ricevuto del falso,

e costoro sono veramente pochi

così pochi che li definirei SPECIALI.

Nella mediocrità non si ama,

nella mediocrità c'è solo malattia,

malattia che ti consuma.

Un fiore è bello?

Allora voglio un giardino pieno di fiori,

lotterò con tutto me stesso per averlo,

solo questo ho imparato,

questo e una sua variante,

non aspettarti fiori troppo magnifici se non vuoi essere infelice

ci vuole moderazione.

Vi dirò, i fiori marciscono

e quando succede il loro puzzo è nauseabondo.

Ammiro la tua salute

e allo stesso tempo capisco che anch'io l'ho avuta

ma l'ho venduta per comprare malattia,

ti guardo

e allo stesso tempo per la prima volta vedo un riflesso e non mi riconosco

sono bello,

sono ricco,

sono Io.

La mia vera salute è farmi migliorare da te

ecco perchè ti cerco,

ecco perchè ti guardo e mi guardo riflesso.

Così mi convinsero

Ti vendo un sogno di felicità, questa è la sola strada dell'uomo del nostro futuro,

la felicità si sogna, si spera intensamente e si sogna”

E quanto costa?”

Il sogno costa la tua felicità. Ma solo per oggi! È in offerta speciale”

E lo stesso accadde quando Dio amò gli uomini

e gli uomini vollero fare lo stesso

ma non sapendo amare

studiarono i comportamenti divini

e li scrissero come fossero istruzioni,

inventarono la morale

e sicuri di fare la volontà di Dio

obbligarono tutti gli uomini a praticarla.

Ma alcuni videro Dio e capirono l'inganno

e subito lo urlarono all'umanità

invano

e da quel giorno fu proibito guardare Dio.

Concedono un solo modo di essere speciali:

speciale è colui che riesce più degli altri a essere uguale agli altri

e io ho sempre perso.

E poi Lisa, che scrisse quel tema

Perché la nostra generazione è infelice”

vinse, e io di nuovo persi.

L'uomo è condannato a sofferenze e patimenti.

Ah quanto siete stati raggirati!

E cosa avete imparato da queste?

Avete forse approfittato dei periodi di grazia e prosperità per essere felici?

Tutti gli uomini possono esercitare la loro potenza nel creare

ma quanti lo fanno?

E di questi, quanti con sincerità?

Anche questo piccolo meraviglioso perfetto formicaio

venne strappato da una draga

con la scusa che serviva posto per piantare altri fiori

fiori dal profumo soffocante.

Ora

non hai idea di cosa io stia dicendo

e ti sembro uno di costoro

che tengono soluzioni

accanto al portafoglio

e questo perchè il tuo collo è diventato così corto

che non può più volgere la testa verso l'alto

e nemmeno verso il basso

Non puoi più guardarti

Non hai idea di cosa ci sia sotto la camicia

Non conosci nulla se non il prezzo dei tuoi vestiti

e il tessuto dei tuoi vestiti,

la fattura dei tuoi vestiti

e il loro marchio di fabbrica,

non li togli mai quei vestiti

neanche per dormire

neanche per fare la doccia

neanche per giacere con una donna.

Io non posso darti nulla

hai già così tanto

che l'oceano di fronte a te si sente in imbarazzo

Ma non sai di cosa parlo

non hai idea di cosa io stia dicendo.

Oggi vivremo tutti un altro giorno

chi con astio e chi con inerzia

chi con entrambe.

A coloro che vi incitano ad arrivare in cima, rispondete

Io sono la cima!

Io sono la cima e i piedi della montagna perchè

Io sono la montagna!

Migliaia di poeti te lo dissero prima di me

e io e te possiamo aggiungere bellezza al loro canto

o forse ti hanno convinto

che non puoi,

che sei stonato,

che il canto è per chi canta?

Sì, eccoti,

anche tu puoi scrivere della vera salute

anche tu puoi smettere la ricerca della cura

non da domani

o dall'anno nuovo

non ti serve di aspettare

perchè

non hai nulla da aspettare.

Come le so tutte queste cose?

Guardandoti

29.12.2013 23:37

Con dolcezza e languore

scavo una fossa

abbracciato dalla terra

intorpidito dalla morte

Sono io o forse l'amore

a scansare la vecchiaia

scavando una fossa,

ma non per questa o quella donna,

per un rifiuto

o un desiderio,

non per lacrime

non per distanze

né per stupidi lamenti.

 

Siamo solo io

e l'amore

a nasconderci da una responsabilità.

22.12.2013 23:37

Il mondo della possibilità,

per alcuni vasto

per altri piccolo

per me si chiude sul tuo cuore.

Il possibile è solo te

o chi sia altrettanto te,

che sieda scomodo sulla vita,

se ne stia su una barca

e ami alla maniera divina.

 

09.12.2013 23:36

Farsi avanti e farsi soli

Farsi acqua più leggera dell'aria

e spingere il fumo dentro le case

Farsi altro

Spingere il fumo da dove è venuto

SOFFOCATE

05.12.2013 23:35

Tanta gioia è sostenuta dai tuoi zigomi

pare che per questo tu li abbia modellati

ora lo so, quando ci rivedremo non più.

Ti chiederò a che servono i tuoi zigomi

questa è davvero dimenticanza

ma io lo negherò,

riconosco i tuoi zigomi,

la gioia,

il modello,

il modello del tuo volto,

gli zigomi della gioia,

questa è davvero dimenticanza.

Se ci rivediamo mi dici

non so se ti ricordi dei miei zigomi”

questa è davvero dimenticanza

e allora scrivo per l'eterno:

La gioia è difficile da sostenere

ma non dai tuoi zigomi.

 

28.11.2013 23:35

Godo di ciò che leggo

e ancor più che non sia letto dai miei insegnanti,

certi che il godimento è superficiale,

l'amore incivile,

la vita, non nel programma.

 

Torno bestia con ciò che leggo

finalmente riposo,

e mi dispiaccio chi ne fa uso istruttivo;

colpa dei nostri antenati

che sporcarono anche questo piacere

di moralità.

25.11.2013 23:34

L'umore mi rimbambisce

il sogno mi incattivisce

non ho chiesto nessuna vacanza

per curarmi il carattere.

Nel vedermi fermo davanti alla porta

obiettarono di essere istruiti

e noiosi

ma in maniera diversa

ai noiosi filosofi,

ai noiosi vanitosi,

ai noiosi che non c'erano.

Avessi potuto dire

quanta solitudine per accudire

un figlio non mio,

partorito dalla tua lingua

insieme a mille altre promesse,

avessi potuto spiegare

che non volevo quel cordone ombelicale

quelle mani umidicce

e giovani.

Ma aspettavo

e quando non aspettavo soffrivamo

insieme

ognuno per se stesso.

22.11.2013 23:34

Venne un'alba plumbea

prima della mezza stagione

bordata di neve,

scendeva a grappoli attorno al sole.

Vuota di grandiosità

la natura vi assisteva.

L'uomo

reso insano dalla paura

non volle farci caso

perchè in attesa del lavoro

preferiva speranzoso dormire.

Ed io

perduto il sonno

piansi un poco

per chi non era venuto

e preso il violino

scrissi un preludio

e da quel giorno fui celebre.

17.11.2013 23:33

Chi non scrive non legga nemmeno

e chi non patisce si attardi a venire.

Chi non ozia non mangi nemmeno

e chi non ha visto non veda più per primo,

non cerchi esperienza,

non viva affatto.

 

E chi cavatosi gli occhi,

corre impazzito,

emorragico,

smetta di correre;

non c'è modo di fuggire da se stessi.

 

11.11.2013 23:28

Ecco che si incammina per una meta,

per incontrare quell'uomo

e trovare finalmente quel se stesso

che gli dev'essere restituito

in quanto anch'egli uomo di questa vita

che ha venduto la madre

per pagare il viaggio

e ora rivuole anch'essa,

fine, inizio e scopo.

 

Ed ecco che un giorno incontra quell'uomo

ma va avanti comunque

perchè non è sicuro che sia proprio lui

che il giorno sia proprio quello

che l'ora fosse proprio mezzogiorno

che all'incrocio ci fossero due strade

che le scarpe vadano messe stando seduti sul letto

che più avanti ne incontrerà uno ancora meglio

o forse

una donna.

 

E quell'uomo era foglia,

e poi acqua,

poi respiro,

vipera,

aghi di pino,

profumo di muschio,

resina secca,

sabbia grigia.

 

E quel giorno,

quel giorno era carne putrida.
 

02.11.2013 23:27

Ce ne sono cento di soli

in certi giorni

che sorgono a suon di trombe,

elefanti infuriati

che riempono la terra dei loro barriti

e cadono

precipitando

dentro folle di urla,

si abbracciano

non conoscendo il pudore,

si mischiano e generano un alito

fetido,

errabondo

che stravince su di me

affacciato al burrone

 

Ma certi giorni

nel mio orecchio

solo una zanzara

24.10.2013 23:27

La mente regala prodigi

e guadagna ciò che spende

in misura esatta

dei pensieri che ha usato.

E se questo non ti è noto

ancora nulla hai visto

dell'abisso della poesia,

ancora credi che per immergerti

non devi respirare,

ancora credi che per immergerti

devi saper nuotare.

23.10.2013 23:26

L'abitudine voluttuaria del genitore

di dire al figlio che ha sbagliato.

Ho sentito che le catene son sempre catene

e mica si rompono,

se era la seconda intenzione del padre

realizzare la sua vita in quella del primogenito

aspetterà una terza nascita

dopo la sua,

quella della prole

e quella della prole della prole.

Così inevitabilmente

ciò che non gli piace

ogni uomo lo imparerà da un altro.

 

15.10.2013 23:26

Ho contrattato

con una divinità

per avere quel rimpianto,

migliore di tutti gli altri, originale,

portava la tua firma

incollata sotto un foglio.

Hai scritto

E' tuo”

ma non lo era,

neanche la tua bocca larga

hai voluto darmi,

dici che ti serve

a cambiare le abitudini degli uomini in follie.

Immaginalo così,

come un piccolo bambino che ti cresce nella testa

e nascerà per portare chissà cosa

a questo vecchio libro.

Io chiedo un po' di indifferenza

per me

che srotolo il filo rosso.

Un capo lo tengo io,

all'altro capo

senza ragione alcuna

ci sei tu.

La differenza

è che io ci credo.

06.10.2013 23:25

Tutte le volte in cui

ho venduto la mia bassezza

come altezza

non ho mancato

di lavorare tanto a quest'arte,

la sola che possiedo.

Così

se non riesco ad ingannarti,

specialmente te

che quando nacqui mi vidi nudo,

voglio solo non farmi trovare

e poi lamentarmi che non mi hai trovato.

 

Mi chiedo

chi sei di domenica.

Io

un malato autocommiserante.

03.10.2013 23:24

Blocco dell'imitatore

si chiama,

se non mi rispondi

non posso farlo neanch'io.

Tutto quell'esercizio quotidiano,

e i sacrifici,

sterminati lentamente

da quest'arida attesa,

non mi lasciano altro che le stesse parole

che ripeti

e ripeti

e ripeti

sperando di ucciderti:

Forse

domani”

23.09.2013 23:23

La mia lingua a forza di morsi

non riesce più a bere

o a fumare.

Emette solo gemiti

che esprimono constatazioni

sulla volta di pallide stelle sotto la città.

 

20.09.2013 23:23

E' il momento

del lamento

del tormento,

mento

mento

mento.

Non si può dire

quel pezzo di cuore lacerato

che arranca

 

16.09.2013 23:22

La miseria

della morale

si aggrappa alle carotidi

con insana maleducazione.

E così,

bloccato contro il muro,

intravedo in basso

gradi di semplicità

tra i piedi e il pavimento.

 

08.07.2013 23:21

Le mie parole

misere

come rami nell'inutile tentativo

di non essere radici,

una folta chioma

per celare il mio sguardo che spia

le tue pene,

per provare ad imitarle

ed essere un po' meglio

dei ceppi marci che affondano nella terra.

 

Ma una volta ti ho visto indicarmi

la potenza

del fiorire ogni giorno.

 

07.07.2013 23:21

Un ciclo

il ricircolo della Giustizia

dal centro alla periferia

nutre i ricchi

e i poveri che nutrono i ricchi

da capo

cambio il flusso

ma sempre dentro,

la svolta

non oltre il muro,

se salto

lo rifaccio senza saltare,

l'inizio è una sorpresa sempre vecchia.

Il circolo virtuoso incontra il circolo vizioso,

altro non so immaginare.

28.06.2013 23:20

L'anima

creatrice

inghiottì dentro al suo stomaco di luce

la volta danzante degli astri

e li moltiplicò nelle forme

forgiando se stessa

nel Libro della Vita

che fu dato ad un uomo

che seppe solo scriverci un lamento.

26.06.2013 23:19

Sì,

sì che mi hai inspirato,

lo spavento del condannato a morte,

quell'enorme urlo straziante

che schiaccia a terra i miei passi

pesanti

lenti

il dolore che soffoca

nel martirio

la sete

senza tregua

la carne lacerata

i visceri stretti in un legame di morte

afferrati da una lama rovente

che per maldestria non posso allontanare.

 

Essere,

come vorrei,

come il pensiero puro del mondo alle cinque di mattina,

quando mi sveglio

alle cinque di mattina

25.06.2013 23:18

Le parole

nel mondo

che si accoppiano e fanno un figlio

che si accoppia e fa un altro figlio

e generazioni e generazioni di parole

che fanno un discorso,

e poi le parole qui

che si accostano a caso

e si accoppiano

con più entusiasmo

con più passione

ma non fanno figli,

non fanno discorsi

non invecchiano mai

e continuano ad accoppiarsi.

Allora se leggo

quel “ti amo tanto”

che è per lei,

non per me,

qui diventa

l'amo a T

che pesca tante ore

quante sono le campane

che suonano le otto

nella gabbia toracica in cui ho rinchiuso

la parte anteriore del cervello.

20.06.2013 23:18

Ciò che uccide la conversazione

è questo abuso del verbo “dimenticare”

nessuno può dire cosa ha dimenticato

come se ricordare fosse una facoltà

dei più buoni

che hanno conservato

un po' di spazio

soltanto per te,

come se fosse una scelta

o un merito

o una costrizione.

La tua testa

la tua vita

ciò che stai pensando adesso

ciò che penserai tra poco

è solo un grande

immenso

unico

ricordare

e se ti togliessi unicamente questo

e tu non ricordassi più nulla,

l'oblio

come tanto invocano i poeti,

questo sarebbe il tuo unico pensiero:

sono sveglio”

no ecco, ora sono sveglio”

finalmente sono sveglio”

ecco, sono sveglio”

sono sveglio”

18.06.2013 23:17

Se non ci siamo rivisti fino a questo minuto

continuiamo a non rivederci,

è questo quello che vorrei dire,

meglio così.

La statistica dice che ho tentato

il destino si prende la colpa

e io fingo di non sapere.

Ho sempre colto le gioie di ogni piccola cosa

ma nel dolore non ho sofferto

e sono sempre fuggito.

Nessuno mi ha mai detto,

meglio così,

solo io

lo dico

a me stesso.

13.06.2013 23:16

Sbagliare è permesso?

Lo sbaglio è un'azione seguita da una giustificazione

Dio non si giustifica

ecco perché non può sbagliare

 

12.06.2013 23:15

Volto pagina e la leggo all'incontrario

per chiudere un capitolo.

Manco di rispetto alla bugia

di ogni notte

sull'esistenza delle lucciole.

Se ci fossero le raccoglierei in un unico punto

e illuminerei la luna

ora sì

e ora no,

ora gialla

e ora nera,

ora giusta

e ora giustiziata,

ora parte di un luogo comune

e ora le lucciole se ne sono andate.

 

Non importa,

se hai la testa piena di luce

di rumore assordante

di macchine che frenano

perché abbagliate dai fari,

e se non hai abbastanza luce

puoi mettere la luna dentro la testa

e aprire gli occhi

accecati.

 

Lo scontro migliore che ho avuto

ha reso talmente bello il mio passato

che ho solo più desiderato

che nulla mutasse.

Prima mi nutrivo del latte materno,

ora del mio.

11.06.2013 23:12

Scrivere mi inorridisce

sui giornali non si parla altro che di scrittori morti

con senso informato

nonsenso ma consenso.

La fine giustifica il significato

quindi anziché scrivere

rubo.

Così non muoio la mia morte

ma la tua

e se hai scritto per me

non hai scritto per me.

10.06.2013 23:11

E' questa la fine del confine della pagina,

l'origine,

dalla vetta si sale fino al mare

e si galleggia per non scivolare,

rischiosa la caduta orizzontale.

Entri in casa, scusa l'ordine

casa” non va bene con “mia”

ma con “caso”, che stabilisce un ordine di volta in volta,

visto il tuo arrivo

si sposterà un po' più a destra.

Sei venuto a fare il bilancio,

allora ecco qua la bellezza

e poi non mi ricordo che altro c'è da bilanciare.

Saranno dieci anni, qualcuno di meno

faccio ancora l'esecutore

e ora finalmente ti eseguo

l'origine

alla fine del confine della pagina.

 

 

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