Ce ne sono cento di soli
in certi giorni
che sorgono a suon di trombe,
elefanti infuriati
che riempono la terra dei loro barriti
e cadono
precipitando
dentro folle di urla,
si abbracciano
non conoscendo il pudore,
si mischiano e generano un alito
fetido,
errabondo
che stravince su di me
affacciato al burrone
Ma certi giorni
nel mio orecchio
solo una zanzara